Thunnus alalunga BONNATERRE, 1788
Ha corpo fusiforme, panciuto nell'adulto, ricoperto di squame piccole. Il corsaletto, che ha squame più grandi, si estende fino a metà della lunghezza.
La linea laterale, poco marcata, ha circa 210 squame. AI lati del peduncolo codale vi è una carena.
La testa e l'occhio sono grandi.
La bocca è ampia e arriva all'altezza del centro dell'occhio, le mascelle (quasi uguali) sono dotate di una fila di dentini acuminati. Altri dentini si trovano sul vomere e sui palatini.
Le pinne dorsali sono due e sono seguite da una serie di pinnule, simili a quelle che seguono la pinna anale. La codale è molto ampia, semilunare e a lobi molto stretti.
Le pettorali, lunghissime, possono arrivare fino all'altezza della seconda pinnula e sono protette, nel margine superiore, da una carena poco evidente.
La colorazione dorsale è azzurro nero acciaio, quella ventrale biancastra. Una fascia iridescente con tonalità verdastre verso la coda divide la zona scura del dorso da quella chiara del ventre. Le pinnule dorsali e una o due di quelle codali più grosse hanno una zona centrale giallo cromo. Le altre pinnule sono grigiastre.
Il margine posteriore della codale è percorso da una sottile linea bianca.
E' pelagico e veloce migratore. Si riproduce da metà luglio a metà settembre nell'area dello stretto di Messina. Uova e stadi larvali sono pelagici.
Si nutre di pesci in genere, cefalopodi e crostacei planctonici.
Si cattura con reti da posta di notte (lunghe parecchie centinaia di metri), con reti di circuizione e con lenze galleggianti o parangali. Raggiunge 1 metro di lunghezza e un peso medio di 7-8 kg. In Atlantico raggiunge i 30 kg
Nei mari italiani è comune in Sicilia. Raro nell'Adriatico.
Nomi dialettali
GENOVA
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Aa-lunga
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ROMA
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Alalunga
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NAPOLI
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Alalonga
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TARANTO
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Alalonga
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GALLIPOLI
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Alilonga
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VENEZIA
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Alalonga
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CAGLIARI
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Alalongu, Liccia
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SICILIA
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Alalonga
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