Scorpaena scrofa LINNEO 1758
Molto somigliante alla Scorpaena elongata
Ha corpo ovale e affusolato. La testa è grossa, coperta di creste spinose, punte e lacinie e ha un profilo non convesso.
Evidente l'arco orbitario su cui si trovano tre creste. Tra gli occhi vi sono altre due creste divergenti dotate di tre spine, anche le narici sono spinose.
Tre-quattro spine sono nel preopercolo, due o più nell'opercolo.
Le appendici dermiche sono numerose ed esistono anche al disotto della mandibola.
La bocca è molto ampia, terminale e obliqua, munita di denti villiformi in fasce di 4 o 5 serie nella mascella superiore e tre o quattro nella mandibola, che è prominente. Altri denti esistono sul vomere e sui palatini.
Le pinne sono situate nella stessa posizione che nella Scorpaena porcus.
Il terzo e il quarto sono i raggi spinosi più lunghi della dorsale.
Le squame sono più grandi delle altre specie e la linea laterale ne ha da 35 a 45.
Foto di Walter Preitano
Foto Davide Biondi
La colorazione di fondo è rossa, ma varia anche in funzione dell'ambiente di vita.
Vi sono macchie più scure che possono divenire marroni e chiazze rosa che a volta sono quasi bianche o giallastre.
Quasi sempre solitario, ha abitudini sedentarie e frequenta fondali da 20 a 200 metri ed oltre in zone limitrofe di scogli e fango.
La riproduzione si ha da maggio ad agosto. Le sue uova, più grosse di quelle dello scorfano nero, sono galleggianti in un unico ammasso. Si alimenta con pesci, crostacei e molluschi. Si cattura con tramagli, nasse, palangresi di fondale e con reti a strascico. Può raggiungere i 50 cm di lunghezza.
Presente in tutti i mari d'Italia.
Foto a cura di Samuel P. Iglésias
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